Lombardia

Tavolo di lavoro tra Comune e Università Statale su Città Studi

L'obiettivo mantenere quartiere dedicato a servizi universitari

Tavolo di lavoro tra Comune e Università Statale su Città Studi

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 20 MAR - Milano va verso la riqualificazione e riorganizzazione del quartiere di Città studi. È stato sottoscritto un nuovo Protocollo d'intesa, che rinnova quello del 2023, con l'avvio di un tavolo tecnico operativo tra il Comune e l'Università Statale per attuare il progetto di valorizzazione e rilancio del quartiere come hub di servizi universitari.
    La realizzazione del nuovo campus Mind delle facoltà scientifiche della Statale vedrà infatti la dismissione di alcuni immobili, oltre alla riqualificazione funzionale delle strutture di proprietà demaniale tra le vie Celoria, Ponzio, Botticelli, Saldini e Colombo, destinate a divenire sede del nuovo Campus delle Scienze Sociali e dei Beni Culturali.
    Tra gli obiettivi del tavolo, spiegano Comune e ateneo, rientrano la redazione di un masterplan o i possibili scenari di rigenerazione, l'individuazione dei rapporti economici e patrimoniali tra le parti anche con il supporto di eventuali soggetti terzi (ad esempio l'Agenzia delle Entrate). E, ancora, l'esplorazione di ipotesi di trasformazione che consentano il mantenimento di una rilevante funzione universitaria in Città Studi.
    "Il tavolo di lavoro che verrà istituito tra la Statale e il Comune ben rappresenta la centralità dell'interesse pubblico come asse strategico fondamentale per il lavoro di realizzazione di un masterplan che confermerà il mantenimento della vocazione universitaria del quartiere, ampliando ulteriormente la sua funzione strategica legata all'innovazione e alla cultura per Milano", commenta la rettrice della Statale Marina Brambilla.
    "Il nuovo Protocollo - dichiara l'assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi - conferma la volontà della Statale e del Comune di ridisegnare insieme un quartiere, quello di Città Studi, che vogliamo mantenga una forte vocazione universitaria pur nell'innovazione e nella diversificazione di alcune funzioni". (ANSA).
   

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