Lombardia

'Derealized', la mostra in cui l'AI diventa arte

Inaugurata al Pirelli la mostra dell'artista cremasco Tentolini

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 06 MAG - Volti e corpi di donne e uomini creati dall'intelligenza artificiale e riprodotti attraverso un lavoro di stratificazione di materiali diversi, rete metallica e tulle, tagliati a mano per ricreare il chiaroscuro delle immagini senza l'ausilio del colore. È stata inaugurata allo Spazio Eventi del Palazzo Pirelli di Milano 'Derealized', la mostra dell'artista cremasco Giorgio Tentolini.
    Ogni opera 'deepfake' di Tentolini - una tecnica per la sintesi dell'immagine umana basata sull'intelligenza artificiale usata per combinare o sovrapporre immagini - nasce da un'indagine sul tempo e sul concetto di identità, in una ricostruzione che avviene con lo studio della luce e l'incisione di strati di materiali diversi.
    Il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Federico Romani, che ha inaugurato la mostra, ha sottolineato come il lavoro di Tentolini ci porta a riflettere "profondamente sulla nostra esistenza immersa nel web e sulla nostra società ipercomplessa", a partire dal concetto di identità "che, tra reale e virtuale, appare sempre più confuso". "Attraverso un continuo confronto con il progresso, Giorgio Tentolini rimette in discussione i complessi rapporti tra la soggettività dell'uomo e l'oggettività della realtà - scrive la curatrice della mostra Silvia Bonomini -. In questo modo l'artista si pone all'interno della storia grazie ad una ricerca che diventa osservazione etica ed estetica di una società oramai definita iperconnessa ed ipercomplessa".
    Il percorso espositivo a Palazzo Pirelli - si può visitare la mostra fino al 24 maggio - comprende una cinquantina di opere che introducono il concetto di derealizzazione (derealized), un disturbo della sfera psichica caratterizzato dal senso di perdita della realtà e di scollegamento dal proprio corpo e dai propri processi mentali. Le immagini di icone come Marilyn Monroe, Audrey Hepburn, Marlene Dietrich o Chiara Ferragni sono state create con un programma di intelligenza artificiale e successivamente riprodotte con la sovrapposizione della rete metallica o del tulle. (ANSA).
   

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