Lombardia

La Lombardia guida la nuova rivoluzione industriale europea

Chimica e automotive, sponda con altre Regioni manifatturiere

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 08 LUG - La Lombardia guarda in Europa e punta forte sul manifatturiero. Partendo dalla chimica e dall'automotive, due dei settori maggiormente presidiati dalla Regione negli ultimi due anni dall'assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi.
    Guidesi oggi è l'attuale presidente in carica di Ecrn-European chemical regions network, l'alleanza delle regioni europee della chimica e presto, con un grande evento che si terrà in Lombardia a fine novembre, assumerà anche la guida dell'alleanza dell'automotive.
    Si tratta di realtà istituzionali che hanno un rapporto diretto con la Commissione Europea alle quali fanno parte Regioni che complessivamente costituiscono oltre il 30% del Prodotto interno lordo come la Baveria, Rhone Alpes, la Catalogna e Baden-Wurttemberg.
    In questi mesi Guidesi ha girato l'Europa per cercare nuove forme di collaborazione con tutti i territori che, come la Lombardia, prima Regione manifatturiera del continente, contribuiscono al Pil e allo sviluppo dell'Ue.
    Puntando sul concetto di 'neutralità tecnologica': le istituzioni devono decidere gli obiettivi, ma devono essere poi i singoli territori a capire come arrivarci, sfruttando le proprie potenzialità. Un concetto che vale in primis per il mondo dell'automotive, con la Lombardia che ha contrastato più volte la scelta di puntare in toto sull'elettrico. E con Guidesi che ha chiesto di renderlo un elemento centrale della transizione ecologica attraverso una lettera ufficiale alle 35 Regioni dell'alleanza.
    Le missioni diplomatiche di Guidesi, che è stato in Renania, a Monaco, a Stoccarda, Lipsia, Pamplona, nella Regione dell'Auvergne-Rhône-Alpes francese e più volte a Bruxelles, sono servite per preparare il terreno con la nuova commissione europea, con l'obiettivo di diventare interlocutori privilegiati su due temi centrali per la transizione ecologica.
    Non solo l'automotive, anche la chimica 'verde', infatti, settore in passato tanto osteggiato a cui ridare centralità anche nel dibattito, sta raccogliendo i primi risultati proprio a partire dalla Lombardia.
    Un comparto strategico che vede nella Lombardia una delle Regioni più importanti d'Europa, dove sono localizzate 1,7 mila unità locali e otre 45 mila addetti del settore, ben il 30% delle unità locali e il 41% degli addetti del settore chimico italiano. La chimica verde e la bioeconomia lombarda inoltre mobilitano 50 miliardi di euro di fatturato, 43.000 addetti e oltre 500 milioni di investimenti in ricerca e sviluppo industriale nei prodotti biobased.
    Insomma, l'idea di Guidesi è quella di fare rete ma soprattutto fare squadra, per continuare a trainare l'Unione europea e la sua economia, a prescindere dal colore politico delle varie Regioni.
    Il grande appuntamento che confermerà la Lombardia punto di rifermento europeo dell'automotive e in generale del manifatturiero è dunque quello del 28 e 29 novembre quando a Milano e Monza si ritroveranno i presidenti delle principali Regioni europee per sottoscrivere il nuovo documento unitario da sottoporre alla prossima Commissione Europea. La sfida è stata lanciata e la Lombardia vuole continuare ad anticipare i tempi ed essere sempre più protagonista in Europa. (ANSA).
   

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