(ANSA) - MILANO, 19 AGO - Un vertice a Palazzo Lombardia per
fare il punto sulla peste suina, una situazione che merita
"grande attenzione" anche se i nove focolai presenti in Italia
"non si sono ulteriormente diffusi". All'incontro, convocato da
Giovanni Filippini, commissario di governo per la lotta alla
Psa, hanno partecipato gli assessori all'Agricoltura di
Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna insieme ai tecnici delle
direzioni generali interessate.
"Sono state valutate le misure e i provvedimenti da applicare
nelle zone di restrizione, in particolare quelle di sorveglianza
e di protezione - ha spiegato il commissario Filippini - al fine
di ridurre la potenziale circolazione del virus negli
allevamenti e nei territori infetti".
Come ha aggiunto l'assessore lombardo Alessandro Beduschi,
durante la riunione si è fatto il punto sulle indagini
epidemiologiche visto che "l'ingresso del virus negli
allevamenti, tra i suini domestici, non accadeva dall'anno
scorso". "Come assessore all'agricoltura - ha sottolineato -
voglio fare un richiamo al massimo rispetto delle norme di
biosicurezza per garantire la massima protezione degli animali
allevati".
In Lombardia "ci sono troppi cinghiali", veicoli della
peste, e per questo "la Regione ha varato un'azione di
depopolamento importante. L'impegno morale è alzare il livello
da parte di tutti per continuare a ridurre il numero dei
cinghiali con determinazione, senza mai abbassare la guardia" ha
concluso Beduschi, sottolineando che la situazione attuale
"mette a repentaglio 30 miliardi di reddito per mancata
esportazione, con gravi conseguenze anche per la Lombardia. Fa
piacere sapere che il commissario Filippini domani diramerà
alcune note utili per affrontare al meglio la situazione. Ne
apprezziamo il pragmatismo, convinti che ci sia bisogno di meno
regole ma più ferree e centralizzate". (ANSA).
Peste suina: 9 focolai, vertice Lombardia, E.Romagna e Piemonte
Il commissario Filippini: 'Ridurre circolazione del virus'