Lombardia

Dote scuola, in Lombardia 2 milioni per studenti più meritevoli

Per acquisto libri o spesa di iscrizione a corsi di formazione

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 14 OTT - Torna la Dote scuola - merito, il contributo che Regione Lombardia destina agli studenti che nell'anno scolastico 2023-2024 hanno conseguito brillanti risultati e finalizzato a sostenere le spese di acquisto di libri di testo, dotazioni tecnologiche, strumenti per la didattica o le spese di iscrizione e frequenza a percorsi accademici o di formazione superiore, in Italia o all'estero.
    A partire dalle 12 del 15 ottobre fino alle 12 del 21 novembre, si possono presentare le domande al sito bandi. regione.lombardia.it.
    Finanziato con 2 milioni di euro, il contributo a fondo perduto è destinato alla famiglia dello studente e consiste in un buono virtuale per l'acquisto di materiale didattico o per il rimborso delle rette universitarie o di corsi di istruzione tecnico-professionale superiore.
    Regione Lombardia erogherà un buono virtuale del valore di 500 euro, finalizzato all'acquisto di libri di testo, dotazioni tecnologiche e strumenti per la didattica, a favore degli studenti delle terze e quarte superiori che hanno conseguito la media finale delle votazioni pari o superiore a 9, con esclusione del voto di Religione.
    Disponibile anche un buono virtuale da 1.500 euro, finalizzato all'acquisto di libri di testo, dotazioni tecnologiche, strumenti per la didattica per gli studenti delle quinte che hanno conseguito una valutazione finale di 100 e lode all'esame di Stato.
    Previsto, inoltre, un buono virtuale da 1.500 euro a favore degli studenti delle quarte del sistema di istruzione e formazione professionale (IeFP) che hanno conseguito una votazione di 100 agli esami di diploma professionale.
    "La mia missione - commenta l'assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro Simona Tironi - è continuare a offrire agli studenti meritevoli l'opportunità di proseguire il percorso formativo con meno preoccupazioni economiche. In questo modo contribuiamo a favorire pari opportunità nell'istruzione". (ANSA).
   

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