Lombardia

Più custodi e ambulatori nelle Aler, dalla Lombardia 70 milioni

Piano regione per potenziare servizi nei quartieri popolari

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 15 OTT - Più custodi per vigilare e presidiare, più 'community manager' per l'assistenza agli inquilini, più ambulatori sociosanitari di prossimità, più servizi destinati alle donne vittime di violenza, e nuove risorse per aiutare le famiglie che non riescono a pagare il canone e le utenze. Si muove su queste coordinate il piano di Regione Lombardia per potenziare i servizi sociali e territoriali nei quartieri popolari di Milano e della Lombardia, per il quale sono previsti a bilancio 70,7 milioni di euro nel triennio 2024-2026.
    L'obiettivo dell'assessore regionale alla Casa e Housing sociale Paolo Franco è estendere ad altre realtà milanesi e lombarde i modelli già sperimentati con i progetti 'C.A.S.A.' (Centri Aler per i servizi abitativi) in sei quartieri di edilizia residenziale pubblica di Milano: San Siro, Mazzini, Gratosoglio, Molise Calvairate, Lorenteggio e Salomone, e con i progetti comunali 'Reaction' nei quartieri Gallaratese, Gorla e Precotto.
    "Con il modello 'C.A.S.A.' - ha evidenziato Franco - stiamo rafforzando la presenza delle istituzioni in contesti fragili e complessi per arginare le situazioni di degrado, aumentare la sicurezza e migliorare la qualità della vita dei cittadini.
    Incrementare i presidi territoriali significa offrire punti di riferimento e supporto ai cittadini perbene che vivono nelle case popolari e che non possono essere lasciati soli".
    Attraverso l'attivazione di ambulatori sociosanitari con le figure del medico o dell'infermiere di quartiere, si legge nella nota della Regione, si attua "un potenziamento dei servizi" all'interno del quartiere: prestazioni infermieristiche domiciliari, consulenze in telemedicina, presa in carico e monitoraggio di pazienti cronici e fragili, sportello di supporto psicologico e servizio di fisioterapia.
    Azioni "concrete" secondo Franco "che abbiamo messo in campo in diverse zone di Milano" e che "intendiamo diffondere ulteriormente nell'area metropolitana milanese e in tutta la regione attraverso risorse importanti che abbiamo recuperato nell'ambito della 'Missione Lombardia'". (ANSA).
   

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