Lombardia

In Lombardia presentato il docufilm 'Rapsodia manzoniana'

Caruso: 'Un grande scrittore, figura identitaria della Regione'

In Lombardia presentato il docufilm 'Rapsodia manzoniana'

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 17 FEB - Non una semplice biografia, ma un viaggio immersivo nelle tematiche etiche, sociali e religiose che Alessandro Manzoni sentiva di dover affrontare attraverso i suoi lavori. Così il docufilm Rai 'Rapsodia Manzoniana', presentato oggi all'auditorium Testori di Palazzo Lombardia, esplora l'eredità culturale di Manzoni, che i milanesi chiamavano affettuosamente 'don Lisander'.
    All'evento hanno partecipato l'assessore regionale Simona Tironi (Istruzione, Formazione, Lavoro), il sottosegretario lombarda con delega all'Autonomia e ai Rapporti con il Consiglio regionale, Mauro Piazza, e l'assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso, intervenuta con un videomessaggio di saluto.
    Al Testori è stato proiettato il trailer del docufilm prodotto da Rampello & partners e realizzato in collaborazione con Nubifilm Studio con la regia di Andrea Longhin. La pellicola mostra il percorso di preparazione di un gruppo teatrale al loro spettacolo 'manzoniano', con interventi di esperti come Beppe Vessicchio, Gianni Canova, Eleonora Mazzoni e Stefano Motta.
    "Sono contenta che oggi siano presenti tantissimi ragazzi - ha dichiarato Tironi - perché questa è la sfida che stiamo raccogliendo oggi in mezzo ai giovani e per i giovani: ricucire quelli che sono i valori etici e sociali come ha fatto Manzoni attraverso il suo impegno letterario".
    "Oggi celebriamo non solo un grande scrittore, ma una figura identitaria della nostra Regione", ha sottolineato Caruso.
    "Siamo orgogliosi di ospitare oggi, a Palazzo Lombardia, questo importante evento culturale che - ha concluso Piazza - attraverso il docufilm, non solo ci permette di celebrare l'indiscusso valore culturale e letterario del 'grande lombardo' Alessandro Manzoni, ma rafforza anche il legame tra il nostro passato e il futuro delle giovani generazioni". (ANSA).
   

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