Lombardia

Cattolica, 'artisti e musicisti sottopagati dallo streaming'

È l'esito di una ricerca condotta dall'ateneo con Itsright

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 16 FEB - Quanto valgono i diritti streaming degli artisti? Poco o nulla, secondo una ricerca realizzata dall'Università Cattolica del Sacro Cuore in collaborazione con Itsright, società che gestisce i diritti connessi di oltre 170mila artisti e musicisti.
    La ricerca, spiega l'Università, è stata realizzata attraverso un questionario mirato cui hanno aderito oltre 800 artisti, da cui è stato estratto un campione scientificamente rappresentativo di 300 artisti. Secondo i dati emersi, circa la metà del campione non è in grado di sostentarsi con la sola musica. E il 79,33% degli artisti dichiara di ricavare nulla o somme irrisorie dallo streaming.
    La ricerca, spiega una nota, "registra anzitutto una generale e diffusa inadeguatezza di tutele contrattuali rispetto ai diritti streaming, che, combinata a uno scarso accesso alla reportistica relativa alle performance delle proprie tracce e a una generale sfiducia nella trasparenza delle case discografiche come intermediarie, complica ulteriormente il quadro di vulnerabilità dell'artista". E dal punto di vista della rendicontazione degli stream, "emerge l'assenza di un'infrastruttura di reportistica chiara e condivisa. Il 45% del campione dichiara di non avere mai ricevuto rendiconti".
    "Il futuro di prosperità e stabilità per gli artisti che promettevano le piattaforme di streaming, con il superamento della pirateria come primo canale di distribuzione musicale, sembra ancora di là da venire" ha commentato Matteo Tarantino, docente di Data, Communication & Society presso la Cattolica e responsabile scientifico della ricerca.
    "È evidente che il sistema così com'è non funziona. Gli artisti restano relegati al ruolo di comparse in un ecosistema che vede arricchirsi tutti tranne loro" ha detto Mario Biondi, ospite dell'evento di presentazione della ricerca, svoltosi ieri in Università.
    "I discografici tergiversano negandoci i dati sui ricavi streaming, necessari per verificare l'adeguatezza dei compensi degli artisti. È necessario rendere il settore realmente sostenibile per tutti gli attori del processo", ha commentato Gianluigi Chiodaroli, presidente di Itsright. (ANSA).
   

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