Lombardia

Transcrime, online annunci di farmaci illeciti non riconosciuti

Metà delle persone si affida a internet per informazioni mediche

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 03 LUG - Sei annunci online illeciti su dieci relativi a farmaci contraffatti non vengono riconosciti.
    Solo la metà (53%) viene correttamente classificata dai consumatori come lecita o illecita. Un dato che emerge dal progetto Capsule, condotto dal Centro di Ricerca Transcrime dell'Università Cattolica del Sacro Cuore con il supporto dell'Ufficio Qualità dei prodotti e contrasto al crimine farmaceutico dell'Agenzia Italiana del Farmaco - Aifa e il contributo del Center for Anti-Counterfeiting and Product Protection (A-CAPP) della Michigan State University.
    Durante la pandemia da Covid il mercato illecito dei farmaci ha visto una crescita significativa tramite annunci online e siti web ingannevoli. Lo studio, condotto nel gennaio 2024, ha coinvolto un campione rappresentativo di utenti regolari di Internet in Italia e Spagna esposti ad annunci online o che hanno acquistato almeno un farmaco online. I consumatori hanno correttamente classificato gli annunci legittimi il 63% delle volte, riscontrando invece maggiore difficoltà nell'identificare gli annunci illeciti (solo il 43% delle volte in Italia e il 42% in Spagna).
    Inoltre solo un terzo ha distinto correttamente tra integratori alimentari e medicinali. Più della metà degli intervistati (58% in Italia, 52% in Spagna) si affida a Internet per reperire informazioni di natura medica e circa il 40% ricerca online soluzioni mediche specifiche o trattamenti alternativi. Se i partecipanti più anziani hanno mostrato una minore capacità di riconoscere annunci illeciti, i giovani hanno manifestato minor fiducia nei farmacisti e nei medici e una maggiore propensione ad affidarsi a Internet per ricercare informazioni sanitarie.
    "Le difficoltà dei consumatori nell'identificare gli annunci illeciti sottolineano, da un lato, l'importanza di campagne di sensibilizzazione mirate e, dall'altro, la necessità di un maggiore controllo sulla legittimità degli annunci e dei canali di vendita al fine di ridurre il rischio di diffusione di farmaci substandard o contraffatti", afferma Marco Dugato, ricercatore di Transcrime. (ANSA).
   

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