Lombardia

Associazione Cometa un modello per l'accoglienza familiare

Ricerca UniCatt sulle modalità di affido della realtà comasca

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 21 NOV - Un ricerca iniziata nel 2022 per esplorare la ricchezza e le sfide del modello di accoglienza promosso dall'associazione comasca Cometa. A realizzarla sono stati, nell'ambito di un lavoro interdisciplinare, i docenti del Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia dell'Università Cattolica, che presenteranno i risultati il 22 novembre. Da questa ricerca è nato anche un libro, Accogliere per educare: il modello di affido a Cometa, edito da EDUCatt, con i contributi dei docenti Donatella Bramanti, Raffaella Iafrate, Ondina Greco, Giulia Lopez, Sara Nanetti e Anna Scisci.
    Lo studio ha coinvolto circa 60 bambini provenienti dall'area di competenza del Tribunale per i minorenni di Milano e tutte le 80 famiglie affidatarie, che in almeno i due terzi dei casi hanno anche figli naturali. In particolare, l'esperienza di affido analizzata attraverso lo strumento delle 'doppie lune', che mira a definire la 'doppia appartenenza' espressa dai minori alla famiglia affidataria e naturale, ha evidenziato alcune difficoltà incontrate nell'integrazione tra questi due poli familiari: solo il 21,7% dei minori è riuscito a sviluppare un senso di appartenenza rivolto a entrambe le famiglie. Tuttavia i giovani adulti ex affido di Cometa sembrano stare molto meglio.
    Infatti, dai risultati emersi dalle interviste si evince il ruolo protettivo e promozionale dell'associazione nella transizione all'età adulta, favorendo una maggiore autonomia dei ragazzi e la formazione di un'identità adulta consapevole e resiliente, salvaguardando nel lungo periodo la doppia appartenenza, che risulta essere più problematica durante le prime fasi dell'affido.
    Un elemento chiave del successo educativo del modello Cometa, spiega la ricerca, è emerso dal miglioramento delle relazioni tra i minori e le famiglie affidatarie espresso nei diari digitali compilati dalle famiglie affidatarie: il 91,8% dei genitori riporta un aumento o un mantenimento dell'affetto reciproco nel tempo con i figli in affido. (ANSA).
   

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