Lombardia

A UniBg confronto con Uefa e Atalanta sulla sostenibilità

Il rettore, dialogo per definire una visione condivisa

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 05 GIU - Il mondo accademico incontra il mondo del calcio per vincere insieme la sfida urgente dello sviluppo sostenibile. Con questo spirito si è svolto all'Università degli studi di Bergamo il primo workshop di Ricerca di Ateneo sulla Sostenibilità. Una riflessione sul valore del gioco di squadra, per raggiungere l'obiettivo comune.
    "Così come tutte le squadre devono concorrere per la sostenibilità del settore, sotto l'egida della Uefa, ognuna con le sue specificità, il mondo accademico, e in particolare il nostro ateneo, con otto dipartimenti molto diversi tra loro, prova a dialogare sui temi della sostenibilità, ognuno con il suo punto di vista, per definire una visione condivisa", ha spiegato il rettore Sergio Cavalieri che ha avviato i lavori del primo di una serie d'incontri sull'urgenza della sfida della sostenibilità.
    La Uefa "è tutti gli stakeholder del calcio stanno intraprendendo un percorso condiviso sulla sostenibilità focalizzato sull'azione collettiva e utilizzando la propria piattaforma - ha detto Michele Uva, Uefa Director of Football and Social Responsibility -. Il nostro obiettivo è passare dalla fase dell'ispirazione a quella dell'attivazione per poi accelerare coinvolgendo e mobilitando la propria comunità per andare verso un futuro che tenga in grande considerazione i principi della sostenibilità".
    Umberto Marino, da nove anni direttore generale di Atalanta B.C., ha raccontato come il legame indissolubile con il territorio bergamasco ha fatto sì che, sempre più negli anni, l'impegno del club in tema di sostenibilità sia diventato forte e strutturato. "Il tema in questione è sempre più centrale nell'operato delle aziende e dei club sportivi e, anche in virtù del forte legame che Atalanta ha con il proprio territorio, come società - ha detto - cerchiamo di lavorare ogni giorno valorizzando la nostra comunità e preservando l'ambiente che ci circonda. Collaborare con un'eccellenza come l'Università di Bergamo, ci permette di incrementare ulteriormente il nostro impegno, sviluppando progetti di sostenibilità a 360 gradi." (ANSA).
   

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