Lombardia

A Bergamo triplicano i detenuti iscritti all'università, sono 12

A dicembre ci sarà il primo laureato

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 11 OTT - In questo anno accademico sono triplicati gli studenti del Polo universitario penitenziario dell'università di Bergamo: dai quattro dello scorso anno sono infatti passati a 12 gli iscritti. Numero non altissimo ma comunque importante tenendo conto che quella di Bergamo è una casa circondariale e quindi la maggior parte dei detenuti non hanno condanne definitive ma sono in misura cautelare.
    Giurisprudenza, economia aziendale, direzione d'impresa, filosofia ma anche psicologia, scienze dell'educazione e ingegneria delle tecnologie per l'edilizia sono i corsi di laurea scelti dagli studenti in carcere, che sono 10 uomini e due donne.
    "Diversamente dai precedenti anni - ha osservato Anna Lorenzetti, delegata del rettore al Polo universitario penitenziario e docente di diritto costituzionale - vi è una maggiore varietà di iscrizione ai corsi universitari e grazie alla preziosa collaborazione degli uffici e dei docenti coinvolti stiamo attivando percorsi di sostegno mirati, sotto forma di tutorati".
    Sarà a dicembre la proclamazione del primo laureato in carcere, che comunque continuerà a studiare perché dopo la triennale ha deciso di proseguire con la laurea magistrale.
    "I numeri ci confortano circa la bontà del percorso intrapreso - ha aggiunto il rettore Sergio Cavalieri -, consapevoli della necessità di un costante impegno per un obiettivo magari poco visibile per la comunità libera, ma fondamentale nella costruzione di una società solidale" L'iscrizione all'università, secondo la direttrice del carcere Antonina D'Onofrio "è un'occasione per aprirsi alla società, un valore che permette di 'guardare' con occhi diversi se stessi e il mondo che ci circonda; un'opportunità per iniziare un nuovo percorso di vita all'insegna dell'espressione di 'legalità' e della 'cultura' ma anche del valore dell' 'umanità''" . (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it