Lombardia

Sette docenti della Statale tra Highly Cited Researchers 2023

Tra loro ci sono anche Carlo La Vecchia e Massimo Galli

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 15 NOV - Sono sette, un numero in crescita rispetto allo scorso anno, i docenti dell'università Statale di Milano presenti nella classifica Highly Cited Researchers 2023.
    Si tratta di una graduatoria stilata da Clarivate Analytics che gestisce in modo indipendente l'Isi (Institute for Scientific Information) Web of Science, i cui database raccolgono ed elaborano i metadati dalle pubblicazioni scientifiche, identificando quindi gli scienziati che si sono contraddistinti a livello internazionale in tutti i campi della ricerca.
    I sette docenti dell'ateneo presenti nella Highly Cited Researchers 2023 sono Spinello Antinori, Alberico Catapano, Giuseppe Curigliano, Carlo La Vecchia, Massimo Galli, Salvatore Siena, Giuseppe Viale.
    Spinello Antinori si occupa di studi sulla malaria e altre patologie tropicali neglette. Ha contribuito agli studi clinico-epidemiologici relativi al Sars-CoV 2. Alberico Catapano si occupa di studi su aterosclerosi, lipidi, lipoproteine, dislipidemie genetiche e identificazione di bersagli terapeutici e valutazione di farmaci ipolipemizzanti. Giuseppe Curigliano si è concentrato sullo sviluppo di nuovi farmaci ed approcci terapeutici innovativi, con particolare interesse nel trattamento del tumore mammario. Carlo La Vecchia si occupa, tra l'altro, di epidemiologia dei tumori, malattie cardiovascolari, patologie perinatali e altre malattie importanti, oltre alle più recenti indagini sulla diffusione del Covid-19. Massimo Galli è stato un punto di riferimento internazionale nella lotta contro l'Aids e, negli ultimi anni, ha profuso grande impegno come medico e come studioso, con il suo team di ricerca, sul Covid19.
    Salvatore Siena si occupa dello sviluppo di nuovi approcci terapeutici destinati al trattamento del tumore al colon-retto.
    Giuseppe Viale studia, tra le altre cose, i marcatori prognostici e predittivi nel carcinoma mammario. (ANSA).
   

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