Lombardia

Con Idan rete 5G diventa più intelligente per robot e droni

Progetto Statale di Milano con operatori delle telecomunicazioni

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 11 DIC - Robot, droni o veicoli autonomi, la rete 5G non è più solo per gli smartphone e l'obiettivo è quella di farla diventare sempre più intelligente per queste diverse applicazioni.
    Trasformare la rete mobile 5G in una rete che si auto gestisce con l'aiuto dell'intelligenza artificiale è proprio la sfida che sta affrontando l'Università degli Studi di Milano con il progetto Idan (Intent-driven autonomous network), nell'ambito di Pnrr Musa- Multilayered Urban Sustainability Action. Il progetto vede la collaborazione dell'Università di Milano con i maggiori operatori mondiali delle telecomunicazioni tra cui Tim, Ericsson, Huawei, China Mobile ed altri.
    Una delle problematiche emergenti nel mondo della comunicazione e trasmissione dati è la creazione di punti di accesso virtuali: la rete 5G deve servire non più solamente dispositivi come gli smartphone ma anche robot in ambito medico, droni, veicoli a guida autonoma, apparecchiature della ricerca biomedica che chiedono punti di acceso alla rete per funzionare.
    "Punti di accesso che devono essere garantiti nel più breve tempo possibile: se pensiamo ad esempio alla chirurgia robotica, nel momento stesso in cui il chirurgo muove da remoto la mano, il robot che opera sul paziente deve essere in grado di replicare senza soluzione di continuità il movimento da remoto del chirurgo", spiega Marco Anisetti, docente di Informatica della Statale.
    La difficoltà "è mettere la rete 5G in grado di creare e posizionare autonomamente i punti d'accesso seguendo gli spostamenti dei dispositivi che devono servirsene: proprio per questo stiamo lavorando a una rete multistrato a gestione autonoma - ha aggiunto il docente di Informatica Ernesto Damiani -, basata su meccanismi di intelligenza artificiale, capace di gestire i conflitti che possono manifestarsi tra le richieste sottoposte alla rete, da dispositivi diversi, creando una modalità che aiuti la rete a conciliarli tenendo conto dell'urgenza di richiesta associata alle domande dei vari dispositivi". (ANSA).
   

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