(ANSA) - MILANO, 13 FEB - Negli enti locali lombardi c'è una
diffusa consapevolezza dell'importanza della cybersecurity, ma è
necessario supportare i Comuni per aumentare il livello di
sicurezza informatica con nuove strategie di protezione dei
dati. È quanto emerge dalla ricerca coordinata dall'Università
degli Studi di Milano, in collaborazione con AnciLab,
all'interno del progetto Pnrr Musa.
A seguito di tre focus group è stato realizzato un
questionario al quale hanno contribuito complessivamente più di
200 persone che hanno risposto. Da questo è emerso che la
consapevolezza del problema cybersecurity è molto diffusa tra i
Comuni, anche tra quelli di piccole dimensioni. La tipologia di
competenze più diffusa è quella che privilegia gli aspetti
tecnici della disciplina ed è una 'conoscenza tipicamente 'fai
da te', infatti emergono deficit di formazione e competenze
soprattutto nei Comuni di piccole dimensioni e principalmente in
relazione a temi innovativi come il cloud. Per contro però i
Comuni più grandi hanno una maggiore fragilità rispetto agli
attacchi di social engineering. "In un mondo sempre più
connesso, la sicurezza informatica nella pubblica
amministrazione non è più un'opzione, ma una necessità - ha
spiegato Giovanna Iannantuoni, presidente di Musa -. Anche per
questo abbiamo volto accendere un faro anche su questo tema, che
chiama in causa una serie di questioni delicate, dalla
protezione dei dati a quella delle infrastrutture". Secondo
Gianluca Ignagni, Capo di Gabinetto dell'Agenzia per la
cybersicurezza nazionale, "non si può immaginare la
digitalizzazione degli enti locali senza prestare la dovuta
attenzione alla cybersicurezza, presupposto indispensabile per
l'affidabilità verso i cittadini - ha concluso -. Impegnarsi in
questo campo vuol dire puntare su formazione e consapevolezza,
processi tecnologici e organizzativi". (ANSA).
Comuni lombardi sulla cybersicurezza attenti ma serve formazione
Ricerca coordinata dall'università Statale di Milano