Lombardia

A Milano la Statale celebra l'8 marzo con palinsesto di eventi

L'ateneo conferma l'impegno a difesa dei diritti

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 07 MAR - In occasione della Giornata internazionale della donna dell'8 marzo l'Università Statale di Milano conferma il suo impegno a difesa dei diritti e contro la violenza sulle donne con un ricco palinsesto di iniziative distribuite tra le sue sedi e aperte al confronto con la comunità universitaria e cittadina. Si inizierà alle ore 9. 30, presso l'Aula Magna di via Festa del Perdono con l'incontro "Le parole che non ho (ancora) detto. Insieme contro la violenza", aperto dai saluti del rettore Elio Franzini e della vicesindaca e assessora all'Istruzione del Comune di Milano, Anna Scavuzzo.
    A seguire, una tavola rotonda introdurrà i progetti di Human Hall, centro di eccellenza per la ricerca che promuove azioni concrete per favorire l'inclusione, per l'innovazione sociale e contro la violenza di genere dell'Università degli Studi di Milano. Verranno poi presentati i risultati preliminari del Questionario "Indagine su violenze di genere e atti molesti a sfondo sessuale nell'ambito dell'Università degli Studi di Milano", e la risposta che la Statale mette a servizio di tutta la comunità universitaria, ovvero la strutturazione dello sportello "Ad Alta Voce". A seguire, la lettura "Esagerate! Frammenti di una stand up tragedy", di e con Cinzia Spanò, attrice, drammaturga, regista teatrale e autrice dello spettacolo "Esagerate. Nel pomeriggio, dalle 15 in Sala di Rappresentanza del Rettorato, avrà luogo "Intelligenza artificiale e discriminazioni: le sfide del regolamento europeo", un convegno per discutere sulla possibilità di programmare e regolare l'intelligenza artificiale in modo più inclusivo, anche alla luce della recente entrata in vigore del Regolamento Europeo sul tema. Alle 17, a conclusione della Giornata, si tornerà in Aula Magna per lo spettacolo dell'associazione Libere Sinergie, Tanto a me non capita, ideato e realizzato da Annamaria Versienti con la collaborazione di Silvia Cattafesta, in scena con Mauro Massotti, Elisa Ricci ed Enrico Rizzoli, che tratta il tema della violenza psicologica di donne diverse per origine geografica, cultura e classe sociale, ma accomunate dalla totale inconsapevolezza di essere vittime di violenza psicologica. (ANSA).
   

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