Lombardia

L'archivio di Piero Bassetti per la ricerca, accordo con Statale

Settant'anni di innovazione istituzionale su studio del potere

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 09 LUG - L'archivio di Piero Bassetti, scrigno della vita politica e culturale di Milano degli ultimi 70 anni, si apre ai ricercatori dell'Universitá Statale di Milano grazie all'accordo tra l'ateneo e la Fondazione Giannino Bassetti. L'accordo, della durata di tre anni, prevede attività di ricerca, la pubblicazione di studi e l'organizzazione di dibattiti pubblici sul tema del potere e dell'innovazione responsabile, grazie al trasferimento dell'archivio personale di Piero Bassetti alla Fondazione, un patrimonio imponente di documentazione che corre ininterrotto dal 1947 a oggi. I circa 150 metri lineari di carte rispecchiano la sistematicità con cui questa figura ha quotidianamente documentato la sua attività, fin dall'inizio della propria carriera lavorativa. "Tra sapere, potere e innovazione c'è un vincolo inscindibile - ha spiegato Piero Bassetti -, che a noi interessa delineare non solo nel passato ma anche nel futuro. Non è che una politica non sapiente non paghi il suo prezzo, la politica infatti sta pagando un prezzo altissimo perché oggi è disprezzata in termini di valore assoluto". Tra i primi passi attuativi dell'accordo c'è la borsa di studio appena finanziata dalla Fondazione Bassetti presso la Statale.
    L'archivio testimonia innovazioni istituzionali e riflessioni teoriche partendo dall'esperienza di Bassetti, prima in veste di assessore del Comune di Milano, poi come primo presidente della Regione Lombardia e successivamente deputato al Parlamento, presidente della Camera di Commercio di Milano, di Unioncamere, delle Camere di Commercio Italia all'estero, dell'Ipalmo e del Gruppo Italiano della Commissione Trilaterale.
    "Il sapere e il potere sono connessi dalle origini dell'umanità - ha evidenziato il rettore della Statale Elio Franzini -. Restituire un nesso virtuoso tra questi due elementi credo sia uno dei compiti dell'università, che non deve cedere alla contingenza del momento ma guardare al futuro e uno scenario di innovazione". (ANSA).
   

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