Lombardia

Carenza vitamina D da celiachia, analisi su scheletri Medioevo

Rinvenuti nei cimiteri di Sant'Ambrogio e San Vittore al Corpo

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 29 AGO - I ricercatori del Labanof dell'Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D. Carenza che potrebbe essere stata causata da celiachia. I resti, risalenti all'Alto Medioevo, sono stati rinvenuti nei cimiteri milanesi della Basilica di Sant'Ambrogio e della Basilica di San Vittore al Corpo.
    Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Journal of Archaeological Science, ed é stato coordinato da Lucie Biehler-Gomez, ricercatrice paleopatologa presso il Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell'Università Statale di Milano.
    I resti sono stati trovati nel 2018 durante gli scavi iniziati per la costruzione della nuova metropolitana, che ha portato alla luce due necropoli, in fase di studio al Labanof, il Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense dell'Università.
    Sono stati ritrovati anche i resti scheletrici di due feti di circa otto mesi (uno trovato all'interno del bacino della madre, l'altro poco distante dai resti di una donna adulta che si ipotizza essere la madre). Le donne presentavano gravi deformità scheletriche tra cui scoliosi, riduzione della gabbia toracica, alterazione dell'andatura e marcato restringimento dello scavo pelvico, attribuibili all'osteomalacia.
    "Nell'Alto Medioevo anche nella dieta dei ceti più bassi c'era una buona disponibilità di vitamina D - spiega Lucie Biehler-Gomez -. Considerando però che i cereali costituivano la componente preponderante della dieta nella Milano altomedievale, è stato ipotizzato che la carenza di vitamina D in queste due donne sia stata determinata dalla celiachia".
    La celiachia è un disturbo autoimmune che provoca un malassorbimento di vitamina D. Inoltre, la celiachia nelle donne in gravidanza può aumentare l'incidenza di aborti spontanei.
    (ANSA).
   

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