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Da Inarritu a Settis, Fondazione Prada crea comitato d'indirizzo

Miuccia Prada diventa ufficialmente direttrice

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 18 SET - Miuccia Prada formalizza il proprio ruolo di direttrice di Fondazione Prada, istituzione culturale creata nel 1993 da lei e dal marito Patrizio Bertelli, e istituisce un comitato di indirizzo di scienziati ed esperti di cui fanno parte fra gli altri il regista premio Oscar Alejandro González Iñárritu e il neurologo Giancarlo Como .
    In una nota la stilista ribadisce il suo "diretto impegno nei progetti presenti e futuri, così come avvenuto per quelli passati".
    Nel corso di questi trent'anni "mi sono interrogata in varie forme su come la ricerca artistica e intellettuale possa incidere sulla vita delle persone - spiega -.Cercare risposte sempre più attuali a questa domanda è lo scopo fondamentale che mi sono proposta con la Fondazione".
    E in questo la aiuterà il nuovo comitato che opererà a stretto contatto con la presidente e direttrice Miuccia Prada, il direttore generale Cristian Valsecchi, la head of programs Chiara Costa e il gruppo di lavoro interno della Fondazione. A farne parte sono studiosi, docenti, scienziati, artisti e registi: Giuliana Bruno, che è Emmet Blakeney Gleason Professor of Visual and Environmental Studies alla Harvard University; Giancarlo Comi, professore onorario di Neurologia all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano; Theaster Gates, artista, attivista e professore all'University of Chicago nel Department of Visual Arts; Alejandro González Iñárritu, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico; Salvatore Settis, archeologo, storico dell'arte e professore Emerito alla Scuola Normale Superiore di Pisa.
    I compiti principali del Comitato di indirizzo sono individuare le aree di ricerca più stimolanti per lo sviluppo di progetti multidisciplinari in grado di avere un impatto sul dibattitto culturale contemporaneo e tracciare possibili linee di sperimentazione e percorsi educativi. Ogni componente contribuirà a un confronto teorico partendo dalle proprie competenze: dall'educazione e i visual studies alle neuroscienze, dalle pratiche sociali, al cinema e ai linguaggi visivi (Alejandro González Iñárritu), fino ai dialoghi tra culture. (ANSA).
   

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