(ANSA) - MILANO, 15 GEN - Undici minuti di applausi e buu alla regia di Damiano Michieletto da solo una parte del pubblico più tradizionalista per la Medée di Luigi Cherubini che ha debuttato ieri sera alla Scala. Applausi calorosi per Marina Rebeka che aveva l'ingrato compito di far dimenticare l'ultimo soprano che al Piermarini ha interpretato l moglie ripudiata di Giasone, ovvero Maria Callas che con questo ruolo si congedò dal pubblico milanese nel 1962 e per tutto il resto del cast oltre che per il coro e il direttore Michele Gamba.
Si sente abusata da Jason, che dopo aver conquistato grazie a lei il vello d'oro l'ha abbandonata ed ora si appresta a sposare Dircé (Martina Russomanno). Lei è spezzata, anche negli abiti, sporchi di fuliggine e strappati. Ha con sé le rovine del fuoco che l'ha arsa e che man mano invade la scena in un crescendo di drammaticità, fino all'uccisione dei due figli, la distruzione di tutto ciò che la lega a Jason. Il risultato è uno spettacolo mai scontato, elegante, visivamente emozionante.
(ANSA).
Medée sorpresa alla Scala fra applausi e contestazioni
Con la regia di Michieletto-Cherubini diventa contemporaneo