(ANSA) - ROMA, 18 AGO - Una crisi psichiatrica grave "non emerge all'improvviso". Chi soffre di patologie importanti "può anche non parlarne, ma chi gli sta vicino sa che c'è qualcosa che non va".
Non è questo il caso, invece, del cosiddetto complesso di Medea, "a cui si può andare incontro quando esistono problemi nel rapporto tra genitori, gelosie o quando la donna è molto più forte dell'uomo" o ha raggiunto una posizione sociale più alta del marito. Non si tratterebbe neanche di un caso di immaturità o di rifiuto di responsabilità verso il figlio da parte del genitore, perchè, secondo il criminologo e psichiatra, un sentimento di questo tipo si sarebbe manifestato già con la nascita del primo figlio.
"Questo padre, probabilmente, ha colpito con crudeltà la bambina - conclude Bruno - come se rappresentasse una minaccia o un pericolo. Era fuori di sè, lo spingeva la sua patologia. Alle madri capita di infierire in questo modo sui loro figli perché arrivano al punto di considerarli, ad esempio, espressione del diavolo".
Uccide figlia:psichiatra,non può non aver dato segni
Francesco Bruno;gesto anomalo, crisi disturbo mentale trascurato