Marche

Maltempo: neve nelle zone terremotate delle Marche, preoccupa il ghiaccio

Le Soluzioni Abitative di Emergenza (Sae) reggono. Ma 'qui la vita è sempre precaria': dice il sindaco

Redazione Ansa

   Nelle zone terremotate delle Marche, dove le strade principali sono tutte aperte grazie al lavoro dei mezzi sgombraneve, la gente affronta il primo impatto della neve sulle Soluzioni Abitative di Emergenza (Sae). Nelle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno nevica da un paio di giorni sui centri devastati dal sisma e sui villaggi di casette. La popolazione qui è abituata, ma - spiega il sindaco di Caldarola (Macerata) Luca Maria Giuseppetti - "vivere la neve nelle Sae è una situazione nuova, un ulteriore elemento di precarietà, in una vita che è diventata precaria per tutti dal terremoto del 2016". Sinora le cumulate di neve non hanno raggiunto i livelli delle grandi nevicate di gennaio 2017. Al momento le Sae stanno reggendo meglio del previsto: "mi hanno detto che almeno sono calde" dice il vice sindaco di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) Michele Franchi.
    Tra i disagi più frequenti, qualche comignolo 'ostruito' dalla neve. A preoccupare però è soprattutto l'eventuale ulteriore abbassamento delle temperature e la possibilità di gelate nelle tubature che farebbero saltare i contatori. Nei campi di casette di Borgo 1 e Borgo 2 ad Arquata del Tronto e di Pescara del Tronto, i residenti stanno cercando di proteggere i contatori con polistirolo e gommapiuma, "perché nelle Sae i contatori sono meno protetti". La Protezione civile è allertata. Molte le scuole chiuse oggi e domani nelle zone terremotate, anche a Camerino che fino a ieri sera voleva che le lezioni si svolgessero regolarmente. Ma l'ondata di maltempo che ormai sta attraversando tutte le Marche ha fatto cambiare ide all'amministrazione comunale.
   

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