Spacciavano hascisc e marijuana a giovani anche davanti alle scuole e ai giardini, utilizzando per i contatti applicazioni di messaggistica alcune delle quali, come Surespot, consentono di cancellare i messaggi dopo averli scritti. A tirare le fila del giro di droga, secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri di Appignano, coadiuvati dai militari di Cingoli e Apiro, due ventenni italiani finiti agli arresti domiciliari: uno fresco dell'esame di maturità e l'altro di origini marocchine già ai domiciliari nell'ambito dell'indagine "Shelter".
Spaccio droga davanti scuole,due arresti
Blitz Cc nel Maceratese. Pusher usavano app cancellare messaggi