(ANSA) - ANCONA, 26 NOV - Confermata in appello ad Ancona la
condanna inflitta in primo grado, 16 anni e 8 mesi, per omicidio
volontario e lesioni gravissime a Claudio Pinti,
l'autotrasportatore 39enne affetto da Hiv che ha infettato due
sue partner, la compagna, poi morta per complicanze legate
all'Aids, e l'ex fidanzata, che nel 2018, accorgendosi di essere
diventata sieropositiva, lo aveva denunciato alla polizia. Il
suo legale ha chiesto di concedergli i domiciliari, in modo che
possa curarsi.
Si è girato un attimo verso di me... ma la verità è che si
possono dire tante cose, con le sue scuse non ci faccio niente.
Sono stanca, sto tremando. Voglio solo che abbia una pena giusta
e che rimanga in carcere".
Untore Hiv, in appello 16 anni 8 mesi
In aula chiede scusa a ex fidanzata. Lei, 'non gli credo'