(ANSA) - ANCONA, 28 MAR - Per l'emergenza Covid-19, la
Regione Marche ha fornito ulteriori indicazioni, impartite
dall'Asur, per l'operatività domiciliare delle Unità Speciali di
Continuità Assistenziale (USCA) nella gestione dei casi
accertati o sospetti. Le disposizioni servono a "uniformare la
composizione e le modalità operative delle (Usca). L'Asur sta
attivando le Unità speicali di continuità assistenziale presso i
distretti delle Aree vaste: una Usca ogni 50 mila abitanti". Le
nuove disposizioni prevedono che "le unità, operative 7 giorni
su 7 dalle 8 alle 20, siano composte da almeno due operatori
(due medici o un medico e un infermiere), coordinate da un
medico di medicina generale 'senior', convenzionato da più di
dieci anni, anche mediante disponibilità telefonica e supportate
da un pediatra di libera scelta con disponibilità telefonica".
Coerentemente con le disposizioni nazionali, fa sapere la
Regione "queste Unità garantiscono la presa in carico dei
pazienti sintomatici o sospetti che non richiedono ricovero
ospedaliero ma che hanno necessità di essere monitorati". Le
stesse Usca "dovranno effettuare anche tamponi domiciliari dei
pazienti sintomatici. Equipaggiate con i dispositivi di
sicurezza individuali idonei, consentiranno interventi precoci,
riducendo i tempi di attesa per tamponi e interventi
assistenziali e prevenendo, ove possibile, l'acuirsi della
malattia, riducendo, in questo modo, eventuali necessità di
ricovero". Con le "nuove modalità operative, ora uniformi su
tutto il territorio regionale, sarà garantita una maggiore
capillarità e tempestività degli interventi".(ANSA).
Coronavirus: Marche, meno attesa test con unità a domicilio
Nuove disposizioni Asur per assistenza casi contagio o sospetti