Marche

Coronavirus: sindacati pensionati,fermare strage case riposo

Oggi incontro con assessore Sciapichetti e Asur

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 15 APR - "E' assolutamente indispensabile agire con decisione e in modo incisivo per contrastare le drammatiche conseguenze della diffusione del Covid nelle strutture per anziani. Alcune nostre osservazioni sono state recepite dalla Regione Marche e dall'Asur, ma per l'attuazione i tempi sono troppo lunghi. Si è già perso troppo tempo". Così i sindacati dei pensionati Spsi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil Marche dopo l'incontro in videoconferenza con l'assessore regionale Angelo Sciapichetti, il direttore generale dell'Asur Marche Nadia Storti e il responsabile del Servizio regionale politiche sociali Giovanni Santarelli. "E' necessario intanto capire cosa non ha funzionato, perché il virus si è diffuso in alcune strutture, causando contagi e decessi - aggiungono le segreterie generali dei sindacati dei pensionati - e finita l'emergenza bisognerà rivedere i requisiti di autorizzazione e di accreditamento delle strutture residenziali per anziani".
    Requisiti sui quali le organizzazioni sindacali da tempo avevano sollecitato maggiore attenzione, come la metratura minima per ciascun ospite e la professionalità specifica del Responsabile di struttura. Aspetti che, proprio in questa occasione, secondo i sindacati dei pensionati, "potrebbero aver rappresentato criticità importanti per il contenimento del contagio".
    Nei prossimi giorni l'Asur fornirà alle organizzazioni sindacali i dati del monitoraggio relativo alla diffusione del virus nelle strutture residenziali, sia tra i pazienti sia tra gli operatori. Le situazioni . sottolineano i sindacati - sono molto diverse da struttura a struttura e il contagio ha interessato in particolare le piccole residenze, dove l'isolamento dei pazienti è stato ostacolato dagli spazi contenuti, oltre che dal limitato numero degli operatori. Da capire inoltre se il divieto degli ingressi a persone esterne sia stato puntualmente osservato. La Regione ha intanto attivato un tavolo di confronto con la partecipazione dei componenti del Gores e dei gestori delle residenze per anziani, al fine di risolvere la questione del reperimento del personale e dei dispositivi di protezione, mentre per l'assistenza domiciliare sono state attivate 19 Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), con una dotazione limitata a due medici e un infermiere. Secondo Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, "ma quindi al momento il professionista del Servizio sociale, mentre permangono problemi per il reperimento dei dispositivi di sicurezza e dei kit per i tamponi". Le Segreterie generali di Spi, Fnp e Uilp chiedono alla Regione "un intervento rapido e risolutivo in grado di fermare la strage nelle residenze per anziani, con il coinvolgimento degli stessi Comuni, dei Distretti, degli Ambiti territoriali sociali e delle Prefetture". (ANSA).
   

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