(ANSA) - ANCONA, 16 LUG - Nessuna associazione a delinquere,
la notte tra il 7 e l'8 dicembre alla Lanterna Azzurra di
Corinaldo, dove "c'erano bande rivali, solo conoscenza" e,
soprattutto, nessuno ha usato lo spray urticante per uccidere,
anche se nella calca morirono cinque adolescenti e una mamma. La
colpa, semmai, è stata nella struttura fatiscente che "era un
magazzino riempito all'inverosimile". Così gli avvocati della
difesa hanno provato oggi a smontare le accuse di associazione
per delinquere e omicidio preterintenzionale nei confronti dei
sei ragazzi ventenni o poco più della bassa Modenese, la
cosiddetta 'banda dello spray'. Non tutti i legali sono riusciti
a parlare e l'udienza è stata aggiornata al 23 luglio. Il 30
repliche e sentenza. Amareggiato Corrado Vitali, padre di
Benedetta, 15enne fanese morta schiacciata all'esterno del
locale. "Stanno facendo passare quello che hanno fatto come
qualcosa di normale, ma sono indifendibili. La morte peggiore è
la nostra, non sono morte solo sei persone ma anche tutte quelle
che le amavano". (ANSA).
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