(ANSA) - ANCONA, 22 LUG - "Purtroppo oggi poche sono le
risposte ricevute durante l'incontro avuto con la ministra
dell'Istruzione Lucia Azzolina, solo una possibile apertura
circa le risorse che in settimana il governo dovrebbe stanziare
per attivare l'organico d'emergenza, che con insistenza è stato
chiesto dai sindacati della scuola e da tutti i partecipanti
all'incontro e l'invito al direttore regionale ad analizzare una
per una e risolvere le situazioni complesse per numero di alunni
presenti nella regione". Così in una nota le rappresentanti di
Flc Cgil Leonilde Gargamelli, di Cisl Scuola Anna bartolini, di
Uil Scuola Claudia Mazzucchelli e Snals Consal Paola Martano.
Eppure dall'analisi dei dati forniti nel mese di maggio
dall'Ufficio scolastico regionale emergono situazioni
preoccupanti: 189 sezioni di scuola dell'infanzia dovranno
accogliere in media dai 26 ai 30 alunni, 188 classi della scuola
primaria e 123 della scuola secondaria di primo grado da 25 a 30
alunni, 658 classi della secondaria di secondo grado dai 25 ai
36 alunni, e in molte di queste realtà saranno presenti alunni
diversamente abili. Sembra evidente che le risorse ordinarie
attribuite per la copertura dei posti del personale non hanno
evitato la formazione di classi sovraffollate, che ancor più
oggi appaiono inadeguate per affrontare la ripresa dell'anno
scolastico con l'emergenza sanitaria in atto". "Da mesi" i
sindacati di categoria della scuola ripetono che "servono
risorse straordinarie per incrementare l'organico decente ed
Ata",oltre a sollecitare un'attenzione particolare per le zone
colpite dal sisma del 2016, che "vivono ancora in una situazione
di forte precarietà anche scolastica". "Impensabile" sempre per
i sindacati, "gestire Istituti Scolastici in reggenza sia per
quanto riguarda i Dirigenti Scolastici che per i Dsga". E altro
tema "urgente" è il trasporto scolastico "con un capovolgimento
delle finalità: la scuola che si deve adattare ai trasporti e
non i trasporti al servizio della scuola per garantirne
l'offerta formativa". In ritardo le procedure per le immissioni
in rurolo. "Come organizzazioni sindacali ribadiamo che la
scuola deve riaprire a settembre in presenza per tutti, ma -
sottolineano - deve poterlo fare in sicurezza per gli alunni e
per i lavoratori. Troviamo per questo sconcertante l'esclusione
del personale docente di sostegno e/o educativo dal conteggio
della superficie necessaria per l'avvio dell'anno scolastico in
sicurezza e in presenza". "La mancanza di linee guida chiare ed
esaustive e di un efficace coordinamento territoriale -
concludono - sta scaricando tutte le responsabilità sulle
autonomie scolastiche e sui dirigenti scolastici. Se non si
vuole mettere in ginocchio la scuola marchigiana impoverendola e
dequalificandola basta chiacchiere e inutili passerelle servono
fatti. E a meno di un mese dall'inizio della scuola, lo
ribadiamo, il tempo è scaduto". (ANSA).
Scuola: sindacati, da Azzolina risposte insufficienti
Ancora non si sa quali e quante sono situazioni critiche