(ANSA) - ROMA, 30 LUG - Il jazz non si ferma. E, nonostante
un 2020 minato dal coronavirus, torna "Il jazz italiano per le
terre del sisma", la manifestazione che partita nel 2015 per far
tornare a vivere il centro storico dell'Aquila, negli anni ha
coinvolto oltre all'Abruzzo, anche Marche, Lazio e Umbria.
Una nuova edizione, che pur rispettando norme di sicurezza e
restrizioni da pandemia, non rinuncia al coraggio e alla
condivisione, con 4 regioni coinvolte, 200 artisti chiamati a
esibirsi, dieci palchi in altrettante piazze. In prima linea
nell'organizzazione la Federazione Nazionale "Il Jazz Italiano"
- con il coordinamento operativo della Associazione I-Jazz -
insieme a Mibact, il Comune dell'Aquila-Progetto Restart il Main
Sponsor SIAE-Società Italiana degli Autori ed Editori,
NuovoIMAIE.
Il via il 29 agosto a Camerino con un evento musicale per poi
dare inizio alla seconda edizione della Marcia solidale (una
settimana di concerti e trekking nel cuore delle Terre del
Sisma), la conclusione, come ormai da tradizione, a L'Aquila, il
5 e 6 settembre con due giornate di appuntamenti più diluiti ma
comunque di grande musica dal vivo.
Il 2020 segna anche il passaggio di consegne nella direzione
artistica: Paolo Fresu cede il testimone a una direzione a tre
voci, che cambierà anno dopo anno. A raccogliere l'eredità sono
per primi Ada Montellanico, Simone Graziano e Luciano Linzi.
(ANSA).
Torna il jazz italiano per le terre del sisma
Dal 29/8 al 6/9, quattro regioni, 200 musicisti, 10 palchi