(ANSA) - CIVITANOVA MARCHE, 15 SET - Un patto con l'Emilia
Romagna per cambiare insieme la legge Balduzzi, "perché non è
più pensabile chiudere i punti nascita e non avere i punti di
primo intervento", ma anche programmi precisi per la gestione
delle risorse che arriveranno nelle Marche con il Recovery fund
e, soprattutto, l'essere un interlocutore credibile nella
trattativa con il governo per avere quelle risorse. Sono i temi
affrontati da Maurizio Mangialardi, candidato presidente del
centrosinistra, nell'evento clou della sua campagna elettorale
stasera a Civitanova Marche insieme al governatore dell'Emilia
Romagna Stefano Bonaccini.
"Duecentonove miliardi che possono cambiare la storia della
regione -. ha insistito Mangialardi -, con una ripartizione non
matematica, ma politica, per la quale mi sono mosso subito. Si
parla di otto miliardi per le Marche, ma lo posso dire con un
po' di presunzione: se l'interlocutore è il centrosinistra con
Mangialardi quegli 8 miliardi arrivano e arrivano per quello che
serve per svoltare, altrimenti in mano ai sovranisti non lo
so...". "Del resto non abbiamo capito che cosa vogliono - ha
argomentato -, quando parlano Salvini e Meloni non si
interessano di noi. Salvini oggi era a Jesi, ma per lui avrebbe
potuto essere Jesolo, era uguale. Sono le stesse parole che non
hanno niente a che vedere con questa terra, con chi ci lavora,
con chi fatica a ripartire, non c'entrano niente con noi. E poi
lo vogliamo dire che dove governa il centrodestra la sanità è
privatizzata?". (ANSA).
Regionali: Mangialardi, autorevolezza per Recovery fund
Quei soldi i sovranisti non li volevano e non hanno piani