(ANSA) - PESARO, 18 OTT - L'Arcidiocesi di Pesaro ha
investito 616mila euro in Liechtenstein e ha perso tutto. Lo
scrive oggi il Resto del Carlino, edizione di Pesaro, partendo
da una causa civile avanti al tribunale di Pesaro proposta
dall'Arcidiocesi, attraverso l'arcivescovo Piero Coccia, contro
la soeietà di investimento ValorLife.
Due udienze sono risultate vane, perché non è stato possibile
notificare la causa alla società del Liechtenstein.
L'investimento è stato fatto tra il 2003 e il 2004, sotto forma
di 9 polizze assicurative sulla vita intestate a parroci e
fiduciari, ma avente come contraente sempre la Diocesi, che
sarebbe stata anche la beneficiaria ultima. Soltanto che allo
scadere del contratto di accumulo, nel 2010, la ValorLife non
ha rimborsato nulla malgrado le lettere di sollecitazioni. La
Diocesi ha lasciato perdere, forse temendo il clamore. Soltanto
ora, a dieci anni di distanza, con la strada penale ormai
sbarrata dalla prescrizione, la Diocesi ha deciso di proporre la
causa civile con l'avvocato Tommaso Patrignani, in seguito ad
alcune sentenze di tribunali italiani contro la ValorLife che ne
hanno riconosciuto le responsabilità per aver fatto
sottoscrivere ai clienti assicurazioni sulla vita che in realtà
nascondevano un investimento speculativo ad alto rischio.
Un rischio che per la Diocesi di Pesaro si è rivelato reale
visto che ha perso tutti i suoi 616mila euro, soldi provenienti
forse delle parrocchie. La prossima udienza civile è prevista
per aprile 2021. (ANSA).
Arcidiocesi Pesaro investe in Liechtenstein e perde tutto
Arcivescovo avvia causa civile