(ANSA) - ASCOLI PICENO, 07 NOV - Una domus romana e un tratto
del decumano massimo, che riportano all'assetto urbanistico
dell'antica città di Asculum di 2.000 anni fa, sono riemerse ad
Ascoli Piceno in corso Trieste, durante indagini archeologiche
preventive in vista dei lavori di ripavimentazione della strada
nel centro storico, eseguite dalla Soprintendenza Archeologia,
Belle Arti e Paesaggio delle Marche. Il segmento del decumano
riportato ala luce rivela il tratto urbano della via consolare
Salaria, che attraversava la città in senso est-ovest. I nuovi
scavi hanno evidenziato un tratto di basolato in grossi conci di
travertino delimitato su un lato dal marciapiede, realizzato con
un battuto di laterizio e hanno permesso di datare la strada, e
il suo mantenimento nell'assetto viario della città, tra il I e
il IV sec. d.C. Tra gli elementi di maggiore interesse, una
soglia, che originariamente doveva condurre in una bottega
artigiana e i solchi lasciati dalle ruote dei carri, ancora ben
leggibili sul basolato. Della domus sono state state riportate
alla luce alcune porzioni di 6 stanze decorate con pregevoli
intonaci affrescati, dai coli ancora brillanti. L'edificio, che
ha subito vari ristrutturazioni, potrebbe risalire al II sec.
a.C., cioè in un momento precedente al definitivo controllo di
Roma sulla città di Ascoli. (ANSA).
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