(ANSA) - ANCONA, 16 NOV - "Da ieri le Marche sono diventate
zona arancione. Una scelta che ha fatto discutere i vertici
della Regione, a partire dal presidente Acquaroli che si è
dichiarato sorpreso. Sicuramente il presidente della Regione
conosce bene i dati e ha il quadro preciso della situazione,
cosa di cui noi non disponiamo. Da quello però che sappiamo e
soprattutto ascoltando coloro che operano negli ospedali, negli
ambulatori nel territorio, nelle strutture residenziali, non c'è
proprio da meravigliarsi". Così in una nota le segreterie
regionali di Cgil, Cisl e Uil delle Marche. "Secondo i dati
giornalieri forniti dall'Agenzia Nazionale per i Servizi
Sanitari Regionali (Agenas) - si legge -, nelle Marche, infatti,
il 37% dei posti letto di terapia intensiva è occupato da
pazienti Covid, ben oltre la soglia critica di saturazione (30%)
e anche superiore alla media nazionale (34%). Ma sottolineano i
sindacati - preoccupa soprattutto il quadro dei ricoveri in
altri reparti (area non critica) dove i posti letto occupati da
pazienti Covid nelle Marche raggiungono addirittura il 58%
superando ampiamente la soglia di saturazione (40%), oltre che
la media nazionale (50%). In pratica le Marche sono la quinta
regione, dopo Trentino, Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria, ad
avere la percentuale più alta di ricoveri Covid sul totale dei
posti letto. Il che sottolinea la difficoltà evidente di gestire
il Covid nelle reti territoriali extra-ospedaliere". "Un quadro
particolarmente difficile - insistono Cgil, Cisl e Uil - che
mette a dura prova il personale sanitario ormai allo strenuo, e
che rischia di penalizzare i malati non Covid, ai quali viene
negata o rimandata una risposta ai propri bisogni di salute,
perché negli ospedali o negli ambulatori non c'è posto e i
tempi di attesa si allungano". "Questo non è il momento delle
polemiche - si legge ancora - ma quello in cui tutti, dalle
istituzioni ai singoli cittadini, sono chiamati a fare la
propria parte con il massimo rigore e senso di responsabilità".
Quindi i sindacati chiedono alla Regione "aldilà delle
valutazioni su come le Marche sono rientrate nella zona
arancione, di mettere a disposizione tutti i dati utili a
conoscere nel dettaglio il quadro della situazione e favorire un
confronto aperto volto a far emergere soluzioni condivise per
arrivare quanto prima possibile al superamento delle attuali
criticità, a partire dal programmato incontro con l'assessore
Saltamartini". (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it