(ANSA) - SAN SEVERINO MARCHE, 28 NOV - "Da oggi accanto ai
nonnini e alle nonnine della nostra Casa di riposo Lazzarelli ci
saranno anche i medici e gli infermieri delle forze armate.
Avere questi angeli al nostro fianco ci fa stare un po' più
tranquilli, anche se la guerra al Covid-19 non sembra ancora
essere finita".
"Il personale medico delle forze armate - spiega Mattei - sarà
impegnato insieme a quello della struttura e a quello dell'Usca
e dell'Asur. Per allentare il contagio, abbiamo trasferito anche
altri 5 positivi in strutture Covid all'interno del territorio
regionale e 15 degenti, che erano rimasti sempre negativi,
all'interno dell'Hospice presso l'ospedale civile 'Bartolomeo
Eustachio' che momentaneamente risulta ancora vuoto perché il
coronavirus è arrivato anche in corsia e ha interessato pure i
sanitari di questa struttura. Secondo i medici che seguono la
situazione alla 'Lazzarelli' - spiega ancora il sindaco -
dovremo aver superato la fase acuta, tanto che i primi pazienti
si starebbero negativizzando. L'invio del personale medico delle
forze armate, comunque, consentirà di risolvere una problematica
ulteriore e fondamentale quale quella della carenza di personale
medico e infermieristico nonostante l'impegno di Asur e Usca e
quello della Coss Marche per il reperimento di operatrici socio
sanitarie sempre più carenti in tutta la regione". (ANSA).
Covid, sanitari militari a casa riposo San Severino Marche
61 degenti positivi e contagi 15 dipendenti