"Numeri preoccupanti" nelle Marche, dei ricoveri (552) e in particolare in Terapia intensiva (65), "davanti all'ipotesi di una terza ondata". In un post sul proprio profilo Facebook il presidente della Regione Francesco Acquaroli spiega la decisione di mantenere la didattica a distanza al 100% nelle scuole superiori marchigiane fino a fine gennaio.
Ma purtroppo ci sono due ostacoli insormontabili".
"Il primo è inerente alla tenuta delle strutture ospedaliere: - osserva - dopo due mesi di restrizioni abbiamo oltre 550 ricoveri e 65 persone in terapia intensiva. Numeri preoccupanti davanti all'ipotesi di una terza ondata". "Dall'altra parte - prosegue Acquaroli - abbiamo purtroppo la necessità di limitare l'avanzata del contagio e con esso le misure restrittive che stanno producendo danni economici enormi. Con l'ipotesi del Governo che riduce il parametro per cui con l'indice RT superiore a 1 si diventerebbe 'arancioni' e a 1,25 'rossi', - avverte il presidente - il rischio di passare anche le prossime settimane 'chiusi' diventa elevatissimo".
"In questo senso la mole di persone che si rimetterebbe in movimento con la riapertura delle scuole superiori, anche al 50 %, è molto importante in un momento così delicato. - conclude Acquaroli - Per questo non possiamo far altro che mettere in campo tutte le misure per cercare di evitare scenari sanitari e socioeconomici peggiori. Non è una situazione semplice ma ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, noi ci stiamo provando". (ANSA).
Covid: Acquaroli su Dad 100% gennaio,ancora oltre 550 ricoverati
Marche, "Limitare contagi per evitare altre settimane chiusura"