La ricostruzione post sisma a Frontignano di Ussita (Macerata) può avere avvio. A comunicarlo è la struttura commissariale dopo che la prima fase degli studi di approfondimento sulle faglie ha consentito di escludere l'esistenza di una faglia attiva e capace, e dunque pericolosa, nel nucleo abitato del centro montano nel Comune di Ussita.
Nella seconda fase del lavoro, che si concluderà entro la primavera, saranno effettuati studi più dettagliati sulle altre faglie attive e capaci presenti nei Comuni di Norcia, Preci, Capitignano, Montereale, Barete, Pizzoli, Leonessa, Cittaducale, Rieti, Cantalice e Rivodutri. "Lo scopo degli studi è quello di verificare la reale pericolosità di queste faglie e determinare le corrette fasce di attenzione, ovvero le distanze minime che debbono avere le nuove costruzioni da queste fratture del terreno, pericolose perché possono riattivarsi con un sisma, e che possono essere significativamente ridotte accertandone le singole specificità", è stato spiegato dalla struttura commissariale. (ANSA).
Terremoto: studio Ingv, no faglie attive a Frontignano
Esclusi rischi anche per zona urbana Macerata