"Il covid è un pericolo reale e se gli esperti dicono di chiudere non possiamo che seguire in maniera scrupolosa l'indicazione. La protesta eventualmente va fatta per ottenere finanziamenti necessari alla sopravvivenza delle nostre attività".
"Noi - racconta - abbiamo deciso di chiudere il nostro locale ben dieci giorni prima del decreto che chiedeva la sospensione dell'attività. Una decisione - ricorda Uliassi - presa per la preoccupazione di ammalarci, dato che persone a noi vicine avevano contratto il virus". Lo chef, l'unico con 3 stelle Michelin delle Marche, non entra nel merito dell'iniziativa #Ioapro lanciata attraverso i social dal ristoratore pesarese, Umberto Carriera, che invita riaprire i ristoranti in maniera strutturata già venerdì 15 gennaio.
"Ognuno - spiega Uliassi - ha il suo pensiero ed è giusto che sia così, per quanto mi riguarda ritengo corretto seguire le indicazioni che arrivano dai medici e dagli esperti in generale.
In inverno poi - spiega - pur garantendo il giusto distanziamento si finisce per concentrare 30-40 persone all'interno di un locale chiuso e questo potrebbe amplificare effettivamente il rischio contagio. Cosa diversa in estate quando si può stare all'aperto".
Sulle difficoltà che sta vivendo il settore della ristorazione nessun dubbio: "Sono stati e sono mesi molto difficili", conclude lo chef. (ANSA).
Covid:chef Uliassi, pericolo contagio reale,seguiamo esperti
Protesta semmai per avere finanziamenti per attività