Di fronte alla riduzione delle fornitura dei vaccini, alcune Regioni hanno chiesto oggi durante la Conferenza Stato-Regioni di valutare "la possibilità di produrre i vaccini in Italia". Lo riferisce l'assessore alla Sanità delle Marche Filippo Saltamartini, che ha partecipato all'incontro e che già nelle scorse settimane aveva avanzato questa ipotesi. "Il commissario Arcuri, anche se ha affermato che ci sono notevoli difficoltà al riguardo, ha aggiunto che tuttavia non è una strada impraticabile e per questo convocherà le ditte produttrici per verificare la possibilità di utilizzare gli stabilimenti italiani per l'aumento della produzione - spiega Saltamartini -. Ho richiesto anche l'avvio della contrattazione nazionale con i Medici di Medicina generale per giungere ad un accordo per la somministrazione domiciliare dei vaccini, tenuto conto dell'urgenza di somministrare 122mila vaccini agli over 80 della nostra regione". L'assessore alla Sanità delle Marche ha poi rinnovato la richiesta per l'acquisto, come ha fatto recentemente la Germania con un investimento di 300 milioni, per le cure al Covid 19 degli anticorpi monoclonali. "Dobbiamo occuparci non solo dell'immunizzazione ma anche della cura - ha detto Saltamartini - e procedere nella sperimentazione poiché come sempre l'uso di questa terapia nelle fasi preliminari accentua in modo significativo le guarigioni. Anche su questo punto il Commissario Arcuri ha dichiarato che l'Italia si attiverà per il finanziamento di una produzione italiana di anticorpi monoclonali e che avrebbe chiesto ad Aifa di valutare i prodotti attualmente in commercio per un uso anche nel nostro Paese".
Infine "la Regione Marche ha chiesto uno stanziamento per le premialità del personale del settore della sanità che recentemente ha visto le organizzazioni sindacali ventilare azioni di mobilitazione. Già nel decreto legge Milleproroghe andrebbero riconosciuti questi trattamenti per tutti coloro i quali sono da mesi sotto stress in più fronti" conclude Saltamartini. (ANSA).
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