(ANSA) - FABRIANO, 01 APR - Presidio continuo dei lavoratori Elica degli stabilimenti di Mergo e Cerreto D'Esi (Ancona) da oggi per protestare contro le decisioni nel Piano strategico 2021-2023 approntato dalla multinazionale di Fabriano, leader mondiale nel settore delle cappe aspiranti. Piano che prevede: 409 esuberi su 560 dipendenti del comprensorio, chiusura dello stabilimento a Cerreto D'Esi e delocalizzazione del 70% delle produzioni effettuate attualmente nei siti di Fabriano, Cerreto e Mergo. I lavoratori dicono "no" a queste misure e hanno deciso di organizzare un presidio che andrà avanti tutti i giorni nel rispetto delle regole anti covid, senza assembramenti e dalle 6 alle 21:45, in linea con il coprifuoco. C'è sconcerto e, per certi versi, stupore rispetto a quanto comunicato dall'azienda ieri ai rappresentanti dei sindacati di categoria di Fim-Fiom-Uilm. "Non siamo degli ingenui, ma non ci aspettavamo certo questi numeri", la frase più ripetuta dai lavoratori di Elica presenti al presidio. C'è poca voglia di parlare ufficialmente, ci si deve ancora riprendere dallo choc. "Di certo siamo intimoriti, ma faremo il possibile per difendere il nostro posto di lavoro e far tornare Elica sui propri passi" assicurano. (ANSA).
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