(ANSA) - ANCONA, 21 APR - Il porto di Ancona, leader nel
traffico traghetti a livello internazionale, è il primo in
Italia a usare l'intelligenza artificiale per controllare e
tracciare i mezzi in imbarco e sbarco sui traghetti,
digitalizzando e quindi velocizzando le procedure doganali. Si
tratta di un progetto di Adm (Dogane) e dell'Autorità di sistema
portuale del medio Adriatico, presentato oggi alla stampa, che
potrebbe essere esteso in prospettiva ai container nell'area
dello scalo. Il progetto TinS-Trasferimento in sicurezza,
cofinanziato dall'Unione europea con il progetto Smart-C, è
iniziato in via sperimentale a giugno 2018. Questo ha permesso
di spostare tutti i mezzi pesanti che sostavano nel Porto Antico
di Ancona, per espletare le pratiche doganali in un'area
doganale esterna al porto, il terminal intermodale Scalo
Marotti, spazio strategico acquistato dall'Autorità di sistema
portuale da Rfi. La sperimentazione ha già permesso di ridurre
la percorrenza dei mezzi pesanti all'interno del porto con un
risparmio annuo stimato in circa 60mila chilometri complessivi,
con la conseguente diminuzione delle emissioni a ridosso della
città. Grazie al sistema di intelligenza artificiale acquisito
dall'Autorità di sistema portuale e messo a disposizione di Adm,
Guardia di Finanza e operatori dello scalo, i mezzi in imbarco e
sbarco vengono seguiti in tempo reale in ogni loro spostamento
durante l'intero percorso che li conduce dallo scalo Marotti
alle aree di imbarco e viceversa. Ogni anomalia viene segnalata
automaticamente senza la necessità di un controllo diretto e
continuo da parte del personale. Con il progetto, che rientra
nel più ampio accordo sulla digitalizzazione del Sistema
portuale del mare Adriatico centrale firmato ad ottobre 2020 tra
il presidente Rodolfo Giampieri e il direttore generale di Adm
Marcello Minenna, sono state installate le infrastrutture per i
controlli doganali e definite le procedure autorizzative per le
merci in transito nel porto di Ancona oltre a promuovere
l'interoperabilità fra i sistemi informativi già utilizzati. Un
progetto nato "una forte collaborazione istituzionale" ha detto
il presidente dell'Adsp Giampieri, giunto a fine mandato. .
(ANSA).
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