(ANSA) - ANCONA, 12 MAG - Ancona e l'area del Conero come
epicentro e crocevia di una rivoluzione culturale e
ecosostenibile che metta al centro la bicicletta, per una
fruizione a 360 gradi del territorio, dell'ambiente, delle
tipicità enogastronomiche e, ovviamente, delle strade (di
asfalto e sterrate) con la massima sicurezza per il ciclista. E'
l'idea del neonato Comitato per il Parco Ciclistico del Conero.
Tra i fondatori c'è Marco Scarponi, fratello dell'indimenticato
Michele, anima della Fondazione Scarponi: "tra le nostre
priorità c'è aumentare la sicurezza nelle nostre strade - spiega
-: crediamo che la sicurezza delle strade sia il frutto del
rapporto rispettoso tra auto, bici e pedoni, e che sia il tratto
distintivo di un paese evoluto e moderno. Abbiamo in mente dei
progetti nelle scuole, primarie e secondarie, per insegnare
l'educazione civica del ciclista e del futuro automobilista, e
al tempo stesso sviluppare con i ragazzi la loro idea di città a
misura di bici" . Secondo Tommaso Rossi, avvocato di Ancona,
ciclista per passione, nominato presidente del Comitato, "le
Istituzioni e Amministrazioni Pubbliche di un Paese moderno ed
evoluto devono in ogni modo incentivare l'uso della bicicletta e
contribuire a sviluppare una cultura di rispetto del ciclista.
Al tempo stesso i ciclisti devono poter godere della bellezza
del nostro territorio, mare, montagna e colline, rispettando
l'ambiente e le altre persone che ne fruiscono a piedi". Il
progetto, da condividere con operatori e imprenditori locali,
dovrà essere "un traino turistico per tutta l'area del Conero".
Tra i fondatori anche Ivan De Paolis, manager della squadra
professionistica anconetana D'Amico UMT Tools, che sogna di
"portare una bella tappa del Giro d'Italia sul Conero" e Enrico
Magnarini, vicepresidente del Comitato e presidente della
Ciclistica Anconetana. (ANSA).
Nasce Comitato per Parco Ciclistico del Conero
Tra fondatori Marco Scarponi. Traino area e sicurezza ciclisti