(ANSA) - CAMERINO, 28 LUG - Il terremoto prima e l'emergenza
Covid poi non hanno fermato l'Università degli Studi di Camerino
che, oltre a portare avanti la formazione didattica, è riuscita
anche a realizzare una nuova "casa" per la ricerca scientifica.
Stamani, alla presenza tra gli altri del ministro
dell'Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, del capo
della Protezione civile, Fabrizio Curcio e dell'ex Angelo
Borrelli, è stato inaugurato ChIP, acronimo di Chemistry
Interdisciplinary Project, il padiglione destinato proprio alla
ricerca scientifica dell'ateneo camerte.
Ospiterà 100 ricercatori. La costruzione è stata realizzata con
le ultime più importanti tecniche antisismiche. "Questa nuova
sede è il simbolo della rinascita, della ripartenza, di
un'attività di grande prestigio", dice all'ANSA il rettore,
Claudio Pettinari. "Questa struttura - aggiunge - è idonea per
fare ricerca come l'Unione europea ci chiede e la possiamo
applicare a una serie di settori che vanno dalla sostenibilità,
all'agroalimentare, passando anche per la farmaceutica". "Qui
daremo vita a una chimica moderna, non tossica, ma pensata per
il benessere delle persone", dice ancora Pettinari. "Lavoreremo
- annuncia il rettore — che a farmaci che potranno tornare utili
in caso di nuove pandemie". A sottolineare l'importanza della
nuova struttura sono stati anche il sindaco di Camerino, Sandro
Sborgia e il vice presidente del consiglio regionale, nonché ex
sindaco della città, Gianluca Pasqui. A benedire il nuovo polo
per la ricerca il vescovo Francesco Massara. (ANSA).
Terremoto: Unicam non si ferma e inaugura polo ricerca
ChIP (Chemistry Interdisciplinary Project) per 100 ricercatori