No alla costituzione di parte civile del Comune di Corinaldo nel procedimento 'bis' per la strage della discoteca Lanterna Azzurra avvenuta nella notte tra il 7 e l'8 dicembre 2018; nella calca e dopo il cedimento di una balaustra fuori dall'uscita di emergenza n.3, seguita al fuggi fuggi provocato da spruzzi di spray al peperoncino, morirono cinque minorenni e una madre 39enne.
Quanto ai famigliari delle vittime, la sua volontà è di "non invadere, non forzare. Sono qui se qualcuno si vuole confrontare con me, come sto facendo adesso, do massima disponibilità".
Prossima udienza il 16 dicembre quando verranno formalizzate le richieste di riti alternativi: per ora istanze ufficiose di tre patteggiamenti e cinque giudizi abbreviati tra i quali uno condizionato. Intanto ammesse le parti civili (oltre alle vittime quasi 200 le persone che rimasero ferite) e autorizzata la citazione di cinque responsabili civili: il Ministero dell'Interno, l'Unione dei Comuni Misa e Nevola, il Comune di Corinaldo e la società "W.A.R private security" che si occupava di sicurezza nel locale la sera della strage. (ANSA).
Strage discoteca: procedimento bis, no a Comune parte civile
Prossima udienza gup Ancona 16/12. Citati 5 responsabili civili