Marche

Festival Pupun nel Piceno: borghi, identità e spettacolo

7 Comuni con Regione e partner, da laboratori a 3 grandi eventi

Redazione Ansa

   Rigenerare sette piccoli comuni dell'entroterra nel cratere sismico del Sud delle Marche per avviare un processo che diventi buona pratica regionale e nazionale. E' l'obiettivo di "Pupun - Filiere Futuro Festival del Piceno", un processo destinato a lasciare il segno sui territori e sulle comunità. L'iniziativa mescola un fitto programma di eventi culturali, spettacoli, performance, laboratori e workshop coinvolgendo attività produttive, artigianato artistico locale, l'eccellenza del saper fare, che confluiranno tra maggio e giugno 2022 in tre grandi spettacoli.
    Il progetto "Pupun" (antico etimo della popolazione dei Piceni), presentato oggi in Regione, è risultato primo in Italia tra gli otto vincitori dell'avviso pubblico "Borghi in Festival.
    Comunità, cultura, impresa per la rigenerazione dei territori" selezionato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura tra 643 progetti italiani, con il punteggio massimo di 100 punti su 100.
    Capofila è il Comune di Comunanza, in rete con altri sei Comuni del Piceno (Acquasanta Terme, Castignano, Montegallo, Palmiano, Roccafluvione e Rotella), supportati da Bim Tronto e una compagine di partenariato Fondazione Carisap, Symbola, Unicam, Form, Mac e Pop Studio, Appennino Up, Bottega del Terzo Settore, Esco BIM, Opera e Casa di Asterione, con l'ausilio progettuale di Marchingegno. L'iniziativa vale 327mila euro (250mila finanziati dal Ministero e 77mila dal Bim Tronto, Fondazione Carisap ed Esco BIM). A illustrare nel dettaglio il progetto, tra gli altri, l'assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini, l'assessore alla Ricostruzione Guido Castelli, Alessandra Panzini (Marchingegno), il presidente del Bim Tronto Luigi Contisciani, il presidente della Fondazione Carisap Angelo Davide Galeati e Fabio Renzi, Segretario generale di Symbola.
    "Pupun" prevede una fase preliminare per coinvolgere la comunità locale con "cantieri creativi aperti" per un documento strategico condiviso, che coinvolgerà cittadini, operatori economici, amministratori per iniziative in loco e in spazi digitali di e-participation. A seguire,  percorsi creativi di comunità, i "laboratori del logos", per raccogliere e dare nuovo valore a un patrimonio di storie, racconti e tradizioni, rielaborandoli in trame narrative su cui costruire gli spettacoli del festival e originali percorsi turistici di scoperta del territorio sui "valori del fare e del trasformare". Sulla 'parola' nascerà un'impresa di comunità: i "narrative designers", un gruppo di giovani daranno vita a una nuova realtà economica, a supporto non solo del turismo ma anche di produzioni del territorio. Dalla narrazione, il Festival diverrà strumento di contaminazione creativa, promuovendo "Laboratori della materia", nuove esperienze di fertilizzazione con l'incrocio tra narrazione e produzioni artigianali ed artistiche di comunità. Il cuore del progetto sarà la dimensione spettacolare del Festival: le trame individuate daranno vita a manifestazioni artistiche: tra fine anno e primi mesi del 2022, installazioni di video e sound art nei sette borghi della rete. Una scenografica macchina sonora itinerante proporrà esperienze di ascolto a partire dai racconti elaborati nei laboratori del logos, ma anche suoni della natura e originali composizioni musicali che riflettano l'identità dei luoghi. Tra maggio e giugno 2022 anche tre grandi spettacoli, una combinazione inedita di tecniche di nouveau cirque, pratiche acrobatiche con straordinarie macchine scenografiche e accompagnamento di gruppi orchestrali; location degli eventi il Lago di Gerosa (Comunanza), Cave di Travertino (Acquasanta Terme) e Massi Erratici (Meschia di Roccafluvione).(ANSA).
   

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