Le Marche non fanno registrare al momento "forme di radicamento stabile delle 'mafie tradizionali' ma "negli ultimi anni si è comunque evidenziata la presenza e talvolta l'operatività di affiliati alla criminalità organizzata calabrese". Lo ha detto durante la propria relazione, in occasione della cerimonia di apertura dell'Anno giudiziario 2022 nelle Marche, il Procuratore generale facente funzione, Luigi Ortenzi.
Il Pg ha ricordato come il territorio marchigiano sia caratterizzato da una significativa presenza imprenditoriale in vari settori, tra i quali quelli agroalimentare, manifatturiero, turistico, basata su piccole e medie imprese: un sistema "potenzialmente attrattivo per la criminalità organizzata". Il magistrato ha accennato alle attuali difficoltà congiunturali di cui potrebbe avvantaggiarsi la criminalità per riciclare capitali illeciti, ricorrendo anche ad usura ai danni di singoli cittadini o di imprese. Altro 'terreno' di interesse per il crimine organizzato potrebbe essere la ricostruzione post-sima.
Come avvenuto in altre regioni, sulla base di relazioni della Dia, ha ammonito il Pg, consorterie criminali potrebbero infiltrarsi nell'aggiudicazione di appalti e subappalti pubblici, a svantaggio di imprese sane". (ANSA).
Anno Giudiziario: pg Marche, "presenza affiliati 'ndrangheta"
Ortenzi, "no forme radicamento stabile ma 'soggetti' operativi"