(ANSA) - ANCONA, 27 FEB - Il Commissario della Lega Marche,
Riccardo Augusto Marchetti, il
referente regionale Enti Locali, Enrico Rossi, e i sindaci
Sandro Parcaroli (Macerata), Daniel Matricardi (Montalto delle
Marche) e Andrea Spagna (Frontino), annunciano di aver già
avviato una interlocuzione con l'Erap (Ente Regionale per
l'Abitazione Pubblica) delle Marche e la ricognizione dei posti
disponibili nei Cas affinché si mettano alloggi a disposizione
dei profughi ucraini. A breve la Lega Marche avvierà anche una
raccolta di medicinali, alimenti e indumenti da mandare in
Ucraina. "Da parte della Lega Marche c'è stata sin da subito una
chiara e fattiva volontà di accogliere i profughi ucraini in
fuga dalla guerra - fanno sapere Marchetti, Rossi, Parcaroli,
Matricardi e Spagna - abbiamo pertanto avviato una
interlocuzione con Erap affinché vengano individuati in ciascun
Comune quanto prima alloggi popolari da assegnare ai rifugiati
che arrivano dall'Ucraina. Intendiamo anche procedere alla
ricognizione di tutti i Centri Accoglienza Stranieri (Cas) della
regione per capire se e dove ci sono posti disponili nei quali
poter collocare i cittadini ucraini - proseguono i leghisti - e
chiederemo al Dipartimento regionale di Protezione Civile di
dare un supporto fattivo nell'integrazione dei profughi nei
territori con i canali umanitari e con la collaborazione del
Ministero della Salute". La Lega metterà in campo ogni
iniziativa utile anche per dare un aiuto concreto a tutti i
cittadini che rimangono in Ucraina. "Come Lega Marche avvieremo
quanto prima una colletta alimentare fuori dai supermercati per
raccogliere beni di prima necessità, e metteremo a disposizione
le nostre sedi in tutti i territori della regione e banchetti
nelle piazze per raccogliere medicinali e indumenti - fanno
sapere - spediremo poi tutto ai cittadini ucraini che non
vogliono o non possono lasciare la loro terra. Tra qualche
giorno forniremo tutti i dettagli di queste iniziative cosicché
chiunque intenda partecipare, saprà come e dove poterlo fare -
concludono -. E' fondamentale che in un momento così difficile
ognuno faccia la propria parte, perché anche un piccolo gesto
può fare la differenza". (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it