(ANSA) - ANCONA, 04 MAR - "Con la guerra in Ucraina si
profila uno scenario drammatico per le piccole aziende
artigiane, è rischio la sopravvivenza del settore moda
marchigiano, in particolare il distretto calzaturiero": a
sostenerlo è la Cna Marche. "L'export delle Marche verso la
Russia vale 273,8 milioni di euro di cui 111,9 in calzature,
tessile e abbigliamento.
"Il mercato russo e quello ucraino - ricorda Alessandro
Migliore, responsabile settore moda Cna Fermo e Macerata - per
il nostro distretto rappresentano l'80% del fatturato. Il
sistema incide per il 40,5% di tutto l'export marchigiano verso
la Russia, di cui il 33% in calzature. Questo malgrado il fatto
che le sanzioni del 2014 abbiano provocato una riduzione di
oltre il 60% del valore delle esportazioni marchigiane verso la
Russia".
La Cna Marche ha predisposto un pacchetto di proposte con le
misure utili a mitigare l'impatto delle sanzioni per il settore:
"ristori economici e incentivi economici per diversificare i
mercati di vendita" dice Paolo Silenzi, presidente di Cna
Marche. E anche "l'estensione dell'Area di crisi a tutte le
Marche, regione in cui si sommano gli effetti negativi del
sisma, della pandemia e della guerra in Ucraina". Sono 5.387 le
imprese marchigiane del tessile, abbigliamento e calzature con
36.111 addetti, quelle del settore calzaturiero sono 3.214 con
22.690 addetti, quasi il 90% dei quali occupati nel distretto
Fermano-Maceratese. "Abbiamo esternato le nostre preoccupazioni
- dice Doriana Marini, presidente Federmoda Cna Marche - alla
Regione e alla Camera di Commercio per individuare azioni comuni
con le imprese e le associazioni di categoria". (ANSA).
>ANSA-SCHEDA/Ucraina: Cna, a rischio moda e calzature Marche
Export bloccato, costi energia fuori controllo, niente fiere