Intanto una "telefonata personale" a ciascuno dei sindaci delle cinque città portuali dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Centrale (Ancona, Pesaro e San Benedetto del Tronto nelle Marche, Ortona e Pescara in Abruzzo), prima di un prossimo incontro. Un segno di quello "spirito di squadra" che il neo presidente dell'Adsp, ing.
L'auspicio del neo presidente è che i cinque porti, diano "un proprio contributo, siano parti integranti del progetto" e che il rapporto tra scali e città sia "leale" e nel rispetto reciproco, dia ai cittadini la soddisfazione che si aspettano dallo 'stabilimento porto' e dalla città". Sta iniziando una "grande sfida" per la crescita della portualità marchigiana e abruzzese a favore di una maggiore competitività del sistema produttivo in tutte le declinazioni e vocazioni territoriali".
Con il "piano di lavoro importante" messo in cantiere già da Pettorino, non mancano le "scadenze" che "dettano le priorità": lavori per poco meno di 200 milioni di euro, una quarantina di 'dossier'; circa 20 milioni di euro di operazioni quotate nel Pnrr da eseguire entro il 2026. Occorre "dimostrare di essere in grado di spendere le risorse disponibili" ma soprattutto "qualità della spesa"; "puntare sull'intermodalità di queste due regioni", sulla "nautica da diporto" e su scali che siano "parti integranti del progetto". Garofalo ha iniziato gli incontri con la 'squadra' dell'Authority, con il prefetto, le capitanerie di porto e i direttori marittimi, per prendere le redini dell'Adsp ma vuole essere considerato un "collega di lavoro con competenze diverse". (ANSA).
Porti: Garofalo ad Ancona,"spesa di qualità e intermodalità"
Presidente Adsp Adriatico Centrale,esaltare vocazioni ogni scalo