Un progetto per introdurre la telemedicina per assistere i detenuti in carcere con una prima 'sperimentazione' a Montacuto (Ancona) che inizierà quando sarà stato completato il 'cablaggio' della struttura. L'iniziativa, che potrebbe prendere presto corpo, è stata annunciata dal Garante per i diritti delle Marche, l'avv.
Uno dei problemi, ha ricordato il Garante, è la carenza di personale medico in carcere che 'riflette' quella complessiva di medici generici, di continuità ed emergenza. La telemedicina 'di base', ha spiegato, può rappresentare un ausilio importante. Il Garante ha auspicato l'introduzione anche di 'mezzi ambulanza' in carcere per evitare trasferte; si è detto contrario a un 'reparto carcerario' all'ospedale di Torrette (Ancona), sostenendo che servirebbe invece verificare negli ospedali vicini alle carceri (Torrette, Pesaro ecc) la disponibilità di una stanza destinata a detenuti con adeguate caratteristiche di sicurezza.
Altre criticità, oltre a quelle sanitarie acuite dalla pandemia Covid, ha riferito, sono il sovraffollamento intermittente, la carenza generale di personale, attività trattamentali da rilanciare e problemi strutturali. Nelle Marche i detenuti sono 836 (289 stranieri) su una capienza di 823; e a Fossombrone (Pesaro Urbino), un'intera ala è ora inagibile. In servizio 591 unità di polizia penitenziaria (626 assegnati). Il sovraffollamento interessa in particolare Montacuto (310 presenti; capienza 256), Villa Fastiggi (Pesaro; 194; capienza 143) e Fermo. Quest'ultimo, ha detto Giulianelli, premettendo il plauso alle persone che vi lavorano con i pochi mezzi disponibili, "andrebbe chiuso e trasferito in quanto "non ha spazi per attività trattamentali". In prospettiva, ha auspicato, servirebbe realizzare una nuova struttura a cavallo tra Macerata e Fermo. Consistenti lavori di manutenzione, ha detto ancora Giulianelli, necessitano a Montacuto (ala Ovest), a Villa Fastiggi e Marino del Tronto (Ascoli). (ANSA).
Carceri: Marche, presto assistenza telemedicina a Montacuto
Garante, report 2021. Sovraffollamento e carenza medici