(ANSA) - ANCONA, 10 MAG - Nel corso di un incontro
promosso dalla Commissione regionale per le pari opportunità è
stato presentato nell'Aula consiliare il volume "Il canto
dell'erba", scritto dalla maceratese Lidia Appignanesi. Nel
volume l'autrice racconta la storia di Serena, sua figlia,
colpita da una grave e invalidante malattia, alla quale a 9 anni
vengono diagnosticati pochi mesi di vita.
"Una lettura coinvolgente e incredibile che mescola insieme
dolore e speranza - ha commentato la Presidente della
Commissione regionale per le pari opportunità, Maria Lina
Vitturini - La storia di una madre e del suo legame unico,
indissolubile con la figlia, che abbiamo deciso di presentare a
ridosso della festa della mamma, grazie ad un'idea della
consigliera regionale Anna Menghi.
E' un libro scritto da una donna coraggiosa che celebra le
donne che si prendono cura delle persone che amano, impegnate a
conciliare lavoro, famiglia, quotidianità". Rispondendo alle
domande del giornalista di Skytg24 Roberto Tallei, Lidia
Appignanesi ha raccontato di aver deciso di scrivere il libro
"per ricordare la bellezza e la sofferenza della vita di Serena,
che ha fatto esplodere l'amore in tutte le persone che la
circondavano. E' un invito a non cedere e a non abbattersi".
In apertura dell'evento sono intervenuti il Presidente
dell'Assemblea legislativa Dino Latini, il Presidente della
Giunta regionale Francesco Acquaroli e l'Assessore alle pari
opportunità, Giorgia Latini, che hanno sottolineato il valore
del racconto di vita e della lettura, annunciando anche la
partecipazione del Consiglio regionale e della Giunta alla 34/a
edizione del Salone internazionale del libro, in programma a
Torino dal 19 al 23 maggio. Sono intervenute Teresa Marcozzi,
già dirigente scolastico, a cui è stata affidata la prefazione
del volume, e Maria Stella Righetti, insegnante e attrice del
"Teatro Oreste Calabresi" di Macerata, che ha letto alcuni brani
del libro. (ANSA).
In Consiglio Marche presentato il libro "Il Canto dell'erba"
Autrice racconta storia figlia gravemente invalida morta in 2007